UnDeR the StarRy Sky

una finestra sospesa tra le nuvole e le stelle

SpAceTeLleRs

Mercoledì 16 sono stata al Planetario di Roma per l'evento "Spacewalkers", l'incontro con i due astronauti Nasa Scott Altman e Mike Massimino, protagonisti della missione ATLANTIS per la riparazione dello Hubble Space Telescope - in fondo ho messo il video del lancio -e l'astronauta italiano Paolo Nespoli, che sicuramente conoscerete - è andato in videoconferenza con Napolitano dalla stazione spaziale internazionale - anche per lui ho postato un video molto carino.


Nella sala circolare del Planetario non c'è una direzione preferenziale, così gli astronauti, nelle loro divise azzurre, chiacchieravano andando avanti e indietro, raccontando qualche episodio della loro vita, del tempo speso nella difficile e durissima preparazione per la missione e della vita a bordo. Per questo li ho chiamati: spacetallers.
E anche perchè:
"Se trovo chi ha inventato il termine passeggiate spaziali, lo ammazzo - ha detto Nespoli - Per 11 ore trascorse nello spazio, un astronauta ne passa almeno altre 4 per entrare e uscire dalla tuta e fare tutti i controlli dei meccanismi di funzionamento della tuta ... è tutt'altro che una passeggiata! Senza considerare che per muoversi, quando si è nello spazio, bisogna fare dei piccolissimi e leggeri movimenti delle dita, altrimenti si rischia di essere rimandati all'indietro dalle reazioni vincolari ".
Senza contare che l'imprevisto è sempre dietro l'angolo. Ci sono degli schermi che consentono agli astronauti di ripararsi nel caso di intense radiazioni provenienti ad flares solari, e il moto dei grandi detriti o degli asteroidi può essere previsto in modo molto dettagliato. Ma ci sono comunque piccoli frammenti che viaggiano nello spazio ad alta velocità e sono praticamente invisibili da Terra, che possono causare seri danni allo shuttle ed essere fatali per un astronauta.
A volte invece è la missione che può avere degli imprevisti, come nella fase della sostituzione dello spettrografo dell'Hubble Space, in cui un'operazione di svitamento, provata e riprovata mille volte a terra, non è riuscita e il povero Mike ha dovuto staccare la maniglia con la bruta forza! :)

Senza fare una cronaca dettagliata, posso dire che l'incontro è stato davvero entusiasmante! Questi uomini sfidano i limiti umani, dedicando se stessi a una missione così importante, il recupero del più straordinario occhio - l'unico oltre l'atmosfera terrestre - per l'astronomia moderna, che riesco a catturare la luce delle galassie più lontane. Sono ingegneri con un master degree al MIT, uomini altissimi, intelligenti, coraggiosi, e divertenti, disponibili, gentili, con un talento innato nel trasmettere il proprio entusiasmo. Sarà perché devi nascerci potenziale astronauta, nel senso che devi mettere insieme talenti mentali, fisici e una dedizione assoluta, una fortissima determinazione, ma davvero l'ammirazione e l'emozione che suscitano queste persone è indescrivibile :)


Sono ultrafelice di averli conosciuti!



Il Capitano Altman

L'astronauta che è stato più tempo nello spazio : Mike Massimino


E lo straordinario Paolo Nespoli:

con me e Damiano.












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