UnDeR the StarRy Sky

una finestra sospesa tra le nuvole e le stelle

PleAse doN' t LeT The WiNteR eNds ...



... i'm just not ready to blossom.

Un nuovo meraviglioso evento organizzato per le scuole!!!



FiDeS

"Ho perso memoria di me. Camminavo per sentieri consumati dal passo di innumerevoli tribù, attraverso i giardini della mia infanzia e mi ritrovavo sperduta tra pagine di una Bontà Infinita, tra le quali ero capace di smarrirmi, svelarmi, smarrirmi ancora, rileggendo Parole che dissipavano dolori e rallegravano la luce del Sole. Così trascorsi quegli anni, dentro il mondo che mi ha reso per sempre senza patria. Mi accostavo con occhi ricolmi di lacrime all’altare, posto al centro del solenne edificio della Chiesa, ed ero un calice di pietà traboccante. Ma intanto i miei passi si facevano radi e pesanti, apprendendo dal verecondo maestro del tempo il mistero della morte. Scoprii un dio potente in me, e fu allora che vidi il nulla. La Chiesa, che mi aveva nutrita, fu abbandonata, con la tacita certezza in fondo al cuore di ritrovarla- porto sicuro- alla fine; ed io mi scoprii sola.

Ho perso memoria di me, di quando avvertii nell’animo il canto siderale della smisuratezza cosmica, di quando essa mi vinse e mi lasciai annegare. Per non rinchiudermi nel labirinto dalle nove porte costruito da Dedalo per la Bestia Antropomorfa, simulacro della pazzia, costruii un nuovo tempio all’interno di me stessa: inventai la speranza di una vita pura in un mondo nuovo, fabbricato con vacua materia onirica. Non so se ciò mi ha salvata, ma, anche nella consapevolezza della sua artificiosità, quel paradiso è l’universo metafisico in cui il pensiero rifugge dal mondo. Mi ha preservato, sì, fino a quando non fossi pronta ad abbandonare la placenta, a vivere realmente a ad indagare la mia essenza senza ingannare me stessa. "

LaU, 2002.

"

Quando brillava il vespero vermiglio

e il cipresso pareva oro, oro fino,

la madre disse al piccoletto figlio:

"Così fatto è lassù tutto un giardino."

Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,


gli alberi d'oro, le foreste d'oro,

mentre il cipresso nella notte nera

scagliasi al vento, piange alla bufera."




"Fides, G. Pascoli, da Myricae".

RoUtInE


Mi sveglio e metto a fare il caffè. Nel frattempo lavo i piatti ammonticchiati nel lavello dalla sera prima, riempio la tazza di cereali e mi preparo la colazione. Controllo la posta e, ovviamente, FB. Dopo di che si aprono i libri e comincia la giornata. La sera telefonata da casa, cena, si chiudono i libri e si accende lo streaming, con i drammatici risultati che questo blog testimonia.

A volte però la routine si spezza e mi concedo quello che chiamerei i miei lussi emozionali.

Sono sdraiata a terra sui sanpietrini di largo argentina, scivolata sul fango. Mare e Giò si precipitano verso di me, ma per fortuna non mi sono fatta nulla e proseguiamo la nostra corsa.

Ma com'è cominciata?

Sono in aula 28, a studiare le orbite delle stelle in potenziali non simmetrici, allegramente: quando chiuderò i libri si aprirà una splendida serata. Ma ecco che arriva una telefonata, è Mare che mi annuncia di avermi comprato i biglietti per il teatro argentina ...

Ma com'è cominciata?

Ho 16 anni ed è la prima volta che partecipo a un concorso di narrativa. Quando mi dicono che ho vinto comincio a chiedermi quale sia il premio e alla fine mi ritrovo sul palco del Verdi a ricevere una busta con una quindicina di libri nuovi feltrinelli. Alcuni li ho già letti, perciò vado in libreria a cambiarli: prendo l'Isola del Tesoro, il Giornalino di Giamburrasca e Bartleby.
Ha una copertina verde, il Bartleby, e poco spessore, così lo sorbisco in fretta, entusiasta nel fervore della scoperta .

Ma com'è cominciata?

Dal teatro sbuca una fila infinita, che si espande serpentina oltre l'angolo, a perdita di vista. La folla preme sull'ingresso, impaziente. Scoccano le 21 e finalmente si entra, prendiamo posto nella platea ed aspettiamo che le luci si spengano. Ecco che nel teatro vuoto appare un uomo vestito di rosso con un lungo strascico, è lui, Daniel Pennac.

Ma com'è cominciata?

Sul palco un telo bianco e pile di libri, unica scenografia per l'unica protagonista: la voce. E' la voce di Daniel Pennac che legge, anzi interpreta, anzi recita il Bartleby, quel misterioso libro di Melville sulla smarrita umanità. La sua voce si presta ad ogni sfumatura del testo, e avvince e sforza la mente in pensieri che non vorrebbe avere, in domande che non vorrebbe porsi, ma è lì, l'interrogativo, ti tiene in tensione, prigioniero fino all'ultima pagina.





E dire che solo ventiquattro ore prima Daniel improvvisava insieme a Stefano Benni la storia di Giobbe sul palco, raccontandosi come scrittore e ancora più raccontando la scrittura. E dire che solo ventiquattro ore prima si è messo a canticchiare una canzone popolare in lingua corsa ...




Ma com'è cominciata?

Poche ore dopo ci saremmo viste per andare al concerto, perciò non mi aspettavo che ci saremmo sentite, non mi aspettavo che avrei incontrato Pennac, non mi aspettavo che avrei sentito parlare ancora di un libricino letto tanto tempo fa.

Il concerto non è un concerto qualunque. E' la PFM, e non la pfm qualsiasi. E' la PFM che canta LA BUONA NOVELLA, lo straordinario album che mi ha fatto conoscere Fabrizio De Andrè (grazie Mare!!!), lo straordinario album che racconta il vangelo con quella smisurata sensibilità profondamente umana di Faber ... Certo, libera dai vincoli della registrazione, la PFM si è presa spago, ci ha messo del suo, ci ha messo di nuovo, riarrangiando tutte le canzoni, ma il risultato è stato un'incontro di due ore con la musica di qualità più assoluta, con la poesia vivente fatta di parole, note, immagini, sinestesie ...

Ed eccomi a urlare CELEBRETION in piedi nel mezzo del Teatro di Roma, a pogare su Impressioni di Settembre e a ballare a braccietto sul ritmo frenetico di Volta la carta.







Ma com'è cominciata?

La lettura è finita e Pennac ha lasciato il palco, ma noi ci precipitiamo all'uscita dei camerini senza nemmeno guardare a dove mettiamo i piedi - ed ecco che mi trovo stesa per terra. Pennac esce molto tempo dopo, annunciato da un gruppetto insolito, a capo del quale c'è Alessandro Baricco. Raccatto il mio coraggio e mi avvicino all'eroe letterario della mia adolescenza - quando nutrivo ancora velleità di scrittore - ... e gli chiedo l'autografo - ovviamente per poi passarlo sul certificato di nozze ;) .
E Pennac mi disegna un omino che grida VIVA LAURA sulla prima pagina di Signor Malaussene!

Ah, Bartleby! Ah, umanità!






Questi sono i miei lussi, i privilegi dell'anima che danno peso e sostanza all'esistere, come una chiacchierata a notte fonda tra amiche, un libro nuovo sul comodino, la misura della differenza di peso tra gatta sveglia e gatta addormentata sulla mia pancia, bere un tè bancha, scrivere gli appunti con i pennarelli a colori, estrarre la probabilità che una ragazza ecuadoriana in serbia metta i sub alla soap giapponese entro una notte, abbinare gli stivali alla camicia nuova, guardare l'otello a teatro, camminare a zig zag in sincrono con uno sconosciuto mimo francese, inventare il mio personaggio di ars magica, visitare una mostra alle dieci di sera ...

e mi tengo le cose migliori per me ;)


P.S.

(chiedo scusa per eventuali citazioni, ma sono una lettrice piuttosto distratta)







studying background











doNne

No, non è un intervento di discussione sulla lotta tra i sessi, è' solo un intervento di ringraziamento.

In questi giorni ho la sensazione che ogni volta che mi ritrovo a chiacchierare con una delle mie amiche, il mondo acquisti una o più dimensioni in più, che tutte le angolazioni inespresse dei miei pensieri conquistino spazio e si accomodino nei nostri discorsi.
E' come se i loro mondi intersecandosi con il mio formassero una stanza, una stanza accogliente e colorata, ingombra di oggetti misteriosi e bellissimi, una stanza in cui possa spogliarmi di tutte le mie contraddizioni, perderne una ad una, come un albero le foglie, come un uccello che muta piumaggio...


per risorgere più forte nella nuova stagione.

Per voi...

DraMa AdDiCteD

Ho sentito la necessità di spendere altre due parole sul tema dei drama, perchè devo assolutamente rettificare quello che avevo scritto nell'intervento precedente. Anche se sono ancora dell'opinione che They Kiss Again sia forse la più bella soap in assoluto, devo dire che ne ho scoperte alcune nipponiche che possono certamente reggere il confronto. Vince sicuramente la versione giapponese nel live action basato sul manga HANA KIMI, che ho trovato a dir poco esilarante, con momenti davvero splendidi. Divertente anche la prima stagione di GOKUSEN (anche le altre non sono male, ma la prima è imbattibile), anche questo un live action tratto da un manga di grande successo.
Promette bene anche Yamato Nadeshiko Shichi Henge - Perfect girl evolution , che è al II episodio ed è tratto da un manga ancora in pubblicazione. La protagonista femminile, indovinate un pò, è la Sanako di The ring ... cosa sarebbe successo alla terrificante bambina se qualcuno avesse cercato di trasformarla in una perfetta lady?

Un pò come in Boys before Flowers, il meccanismo principale di questi dramas è prendere una camionata di bei giovanotti - il più affascinanti e bizzarri possibile - dei prunk, insomma - e una singola fanciulla dall'aria ingenua che ne svelerà l'animo gentile ...
In Gokusen i prunks costituiscono la classe peggiore della scuola superiore, la fantomatica 3-d, e sono famosi per aver mandato ogni loro insegnante dritto all'ospedale. Finisce lì per il suo primo incarico la giovane yumkin, una graziosa donnina in tuta jersey apparentemente timida e facile da intimidire. Ciò che gli sprovveduti alunni non sanno è che si tratta in realtà della quarta generazione di una famiglia yukaza (una specie di malavita giapponese con delle regole di onore e rispetto molto rigide, che basano il loro potere sulle regole del combattimento corpo a corpo) e che quando la loro insegnate si scioglie i codini e si toglie gli occhiali c'è da stare molto attenti ...
se siete fan di Gogo Yubari di Kill Bill, vi piacerà.


Il numero di giovanotti cresce esponenzialmente in Hana Kimi, in cui una ragazza giapponese che vive in california scappia di casa e si traveste da ragazzo per poter entrare in una scuola per solo uomini ... Non pensate a male, c'è un fine nobile: un famoso atleta del salto in alto, per salvarle la vita, viene ferito e smette di dedicarsi all'atletica. La ragazza, spinta dal senso di colpa e dall'ammirazione per il giovane sportivo - interpretato da Rei di BBF - e finalmente pure sto poverino combina qualcosa! - decide di tentare il tutto per tutto per riportarlo sul campo. Ma al di là della trama davvero povera, lo show merita - se avete mai amato Takeshi Castle- per l'ambientazione completamente folle ... La scuola, meravigliosa, è frequentata solo da ragazzi carini che sono divisi in 3 dormitori perennemente in lotta tra loro. Sarà la nostra eroina a far scoprire ai ragazzi il valore della collaborazione e dell'amicizia, permettendo loro di arrivare alla piena fioritura ( For you in full blossom e Paradise Hottis sono i titoli alternativi dell'action) tra travestitismo, invenzioni inutili, momenti di pura demenzialità , aure magiche e storia d'amore.


Un discorso a parte va fatto per Kimi wa Petto (You are my pet), anche questo tratto da un manga abbastanza popolare, che segue una trama simile a My Queen taiwanese ma con qualcosa decisamente in più.
Devo dire che questo live action è davvero un buon lavoro, commovente, tenero e interessante, in cui la criniera riccioluta di un improbabile permanentato Matsmuto Jun ( protagonista di BBF e anche della I stagione di Gokusen) rivaleggia in amore col capello fonato e traslucido di Tanabe Seiichi (per me però sempre l'amato Hasami-san di Glass Mask) .
VS



per la conquista di una donna che ha l'apparenza di una maschera di Noh.

... inquietante vero? Non voglio svelarvi nulla della trama, ma vi invito a vedere l'inizio del primo episodio.


Una lancia spezzata a favore della Tv taiwanese: sto seguendo un drama intiloato Autumn's Concert ( o Next Stop, Happiness), attualmente in onda (ieri hanno trasmesso l'episodio 18). Forse come trama non è niente di speciale, anche se riesce ad essere intrigante - è tratto da un romanzo - ma è reso fantastico dal livello recitativo degli attori. Guan Xi, interpretrato da uno dei ragazzi di Metor Garden (la versione taiwanese di BBF) è molto convincente, un pò meno Mu Cheng, che sembra sempre una madonna addolorata, ma tra tutti eccelle lo straordinario talento di Xiao Bin, che interpetra il ruolo di Xiao Le, il bimbo dei due. Una polpetta dal faccino tondo tondo e di appena 6 anni che riesce a muoversi e a parlare davanti alle telecamere in modo perfettamente naturale ... uaaaaah!! Lo adoro, davvero, è tenerissimo.
Sono perfino indecisa su quale pezzo linkarvi che possa rendere al meglio le sue capacità recitative ... bè, se vi interessa potete trovare tutto su questo blog.



Per concludere vi giro la frase di avvertimento dei link di streaming:

THIS DRAMA IS FICTIONAL - PLEASE WATCH WITH AN OPEN MIND !!!!




L'ePopEa deLla SpeSa 2

Visto l'enorme successo del I capitolo di questa saga, proponiamo il sequel nella speranza di raddoppiare gli incassi e sopperire alle perdite ...
Spinta dalla vacuità della dispensa e pressata dall'assenza di qualunque residuo di cibo commestibile nel raggio di 10 metri, esco di casa, destinazione cinecittà 2.

All'ingresso nel centro commerciale mi trovo immediatamente circondata da zorro, fatine, wimx e principesse e pirati di ogni genere che corrono vocianti - armati di trombette e stelle filanti - su un tappeto di coriandoli, tra gli sguardi rassegnati dei genitori trasformati in sfatti appendiabiti.
Ma un ostacolo molto più grande si pone davanti a me, insormontabile e fatale, una scritta, un destino, un disegno ineluttabile: SALDI 50% !!!
Tra me e il GS due interi piani di negozi in piena stagione di sconti ... :O :O :O

Ed è così che 40 minuti più tardi mi ritrovo con 10 buste tra le mani, di cui NESSUNA del GS ...

Il punto più basso della perdizione l'ho toccato nel negozio della KOOKAI. La commessa gentilissima, armata di santa pazienza, ha fatto camerino - stand - stand - camerino almeno 100 volte di fila per farmi provare tutto il provabile, disegnando un discreto solco nel pavimento. Quando, subissata da tutte gli indumenti indossati e bocciati, ha arrancato tremante verso il tavolo, mentre io, con le mie due camicie, mi apprestavo sorridente alla cassa, non ho potuto fare a meno di notare quanto fossero belli i suoi stivali.
E infatti le ho detto "Che bei stivali!"
e lei "Grazie, mi hanno fatto tutti i complimenti, e dire che li ho presi qua sotto."

Questa conversazione nel mondo reale potrebbe essere benissimo catalogata come : trivialità scambiate tra estranei, ma nel magico mondo di Laura, e sopratutto nell'accattivante centro commerciale al 50 %, questa conversazione diventa il mio biglietto da visita per tutti i negozi di scarpe delle vicinanze.

Ovviamente, dopo qualche giro, trovo il negozio giusto, gli stivali giusti, che mi stanno giusti ... e diventano giustamente miei.


Alla fine ho preso due merendine al GS e sono tornata a casa.

A guardare la dispensa vuota viene un pò tristezza, ma tutti i colori nuovi nell'armadio sono una vera poesia.

bLoG Di

bLoG Di