UnDeR the StarRy Sky

una finestra sospesa tra le nuvole e le stelle

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Let me not to the marriage of true minds
Admit impediments. Love is not Love
Which alters when it alteration finds,
Or bends with the remover to remove:
 
O no! It is an ever-fixed mark
That looks on tempests and is never shaken;
It is the star to every wandering bark,
Whose worth's unknown, although his height be taken.
 
Love's not Time's fool, though rosy lips and cheeks
Within his bending sickle's compass come:
Love alters not with his brief hours and weeks,
 
But bears it out even to the edge of doom.
If this be error and upon me proved, 
I never writ, nor no man ever loved.
 
***


Non sia mai ch'io ponga impedimenti
all'unione di anime fedeli; Amore non è Amore
se muta al mutare degli amanti
o svanisce al loro allontanarsi.


O no! Amore è immutabile faro
che sovrasta la tempesta e non trema;
è la stella che guida ogni barca smarrita, 
la cui grandezza è sconosciuta,
ma la distanza è nota.

Amore non  è preda del Tempo, 
e anche se le labbra rosse e le guance
cadono sotto i colpi della sua lama crudele,
ore, giorni o settimane non alterano Amore,

che in eterno vive:
e se si dimostrerà che sbaglio
non avrò mai scritto, e nessuno avrà mai amato.
(tradotta da me, alla meglio)
 
...W.S. 

come un animale in gabbia

mangiare, dormire, studiare
lavorare, pensare, parlare


sognare

chiusa sempre nella stessa stanza,

in cattività.

il sole d'inverno

mentre aspetto che l'acqua bolle mi ritiro in cucina, dove il tepore del sole sembra finalmente riuscire a riscaldarmi.
La mattinata è trascorsa senza grandi eventi. Periodo di studio.
Mi sono affacciata alla finestra.
Gli alberi ormai hanno perso tutte le foglie e la piazza già non ne reca memoria.
Sull'altalena oggi c'è una coppia. Persone di mezza età.
La donna regge le buste della spesa, l'uomo si dondola con cautela.
Hanno lasciato il loro cucciolo senza guinzaglio.
E' un piccolo coker con le orecchie marroni e la coda ritta.
Insegue l'altalena.
Corre in cerchio, intorno all'altalena, al padrone che dondola, alla padrona con le buste, eccitato e felice, le orecchie che sobbalzano ogni salto, la coda che scodinzola, frenetica.
Ho sorriso e sono tornata ai miei doveri.

L'acqua bolle  e posso calare lo spaghetto. Il canarino dei vicini mi fa compagnia. Gorgheggia inesausto, festeggia il sole d'inverno.

BiAnCo&NeRo

************************ Notte di CapoDanno 2011******************************



Gli auguri più belli :
Baciarsi sotto il vischio.
Scegliere la cravatta che indossa il papà alla grand soirè.
Aspettare la notte con tanta trepidazione da non riuscire a star fermi.
Incontrarti e avere il batticuore.

Duettare "Non amarmi" al karaoke.

Andare a cena da amici e sentirsi come a casa propria, in famiglia.

Andare a cena da amici e trovare un'ambientazione superba. In bianco e nero.

Spingere la persona che ami a prendersi un po' meno sul serio e ad essere un po' più felice.

Fare il make up alla mamma.

Accendere una girandola di luce e guardare le scintille nei tuoi occhi.

Cantare Battisti a squarciagola.

Costringere qualcuno a ballare il walzer.

Essere seduti con altre 30 persone, tutte allegre e felici...finchè non fai tombola e ti freghi tutti i loro soldi.

Passare un'ora davanti al camino a chiacchierare con degli amici nuovi, come se fossero di vecchia data.

Salutarci sotto casa sapendo che è solo l'inizio.

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what endS, what beginS

Il tempo naturale ha forse un'estensione circolare, un perpetuum, un percorso senza ragionevoli demarcazioni, men che meno quelle imposte dal calendario.
Eppure quando finisce un anno non si può fare a meno di trarre un bilancio, stimare le perdite e ponderare i successi. Ci si piega a questa autarchia dei numeri, inconsapevolmente, assaporando un anticipo di estinzione.

Il tempo scientifico però è lineare, si misurano intervalli, la differenza tra arrivo e  partenza.
Questo è l'unico concetto di tempo assimilabile, concepibile.
Ed è in questo concetto che siamo immersi, abbandonando il cerchio per la retta, la natura per l'esperienza.

Così anch'io mi trovo alla fine del 2010 e all'inizio del 2011 con un fardello più pesante - uno zaino da svuotare e rifare.

Il 2010 è finito, finalmente. Perchè, a discapito di qualsiasi significato che si può attribuire a  una data, ho aspettato che cambiasse cifra con profondo sollievo.


Putroppo però ciò che si è perso nel 2010, non si  ritrova nel 2011. Sono perdite destinate a protrarsi per sempre, a rimanere ferite aperte, indimenticabili.
Diventa solo più facile conviverci, forse.

Il 2010 però è stato anche altro, perchè la vita maniente una saggezza tutta sua.

E' stato il citofono suonato all'improvviso in una giornata qualsiasi, di normale solitudine.
E le rose rosse.

E' stato l'incontro con Pennac e lo scontro per rincorrerlo.

E' stato il profumo del tè bianco e il sogno di un mondo lontano.

E' stato il mare.  Il mare come testimone, il mare come altare.

Il mare nell'anima.

E' stato imparare una nuova prospettiva.

E' stato un bacio perfetto.

E' stato usare IDL e scoprire cos'è un Diagramma di Bailey.

E' stato imparare nomi di stelle invisibili a occhio nudo, stelle di un'altra galassia.

E' stato capire modi diversi di essere amici.

E' stato scoprire che la felicità è una questione soggettiva.

E' stato trovarti accanto a me.




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