UnDeR the StarRy Sky

una finestra sospesa tra le nuvole e le stelle

FiDeS

"Ho perso memoria di me. Camminavo per sentieri consumati dal passo di innumerevoli tribù, attraverso i giardini della mia infanzia e mi ritrovavo sperduta tra pagine di una Bontà Infinita, tra le quali ero capace di smarrirmi, svelarmi, smarrirmi ancora, rileggendo Parole che dissipavano dolori e rallegravano la luce del Sole. Così trascorsi quegli anni, dentro il mondo che mi ha reso per sempre senza patria. Mi accostavo con occhi ricolmi di lacrime all’altare, posto al centro del solenne edificio della Chiesa, ed ero un calice di pietà traboccante. Ma intanto i miei passi si facevano radi e pesanti, apprendendo dal verecondo maestro del tempo il mistero della morte. Scoprii un dio potente in me, e fu allora che vidi il nulla. La Chiesa, che mi aveva nutrita, fu abbandonata, con la tacita certezza in fondo al cuore di ritrovarla- porto sicuro- alla fine; ed io mi scoprii sola.

Ho perso memoria di me, di quando avvertii nell’animo il canto siderale della smisuratezza cosmica, di quando essa mi vinse e mi lasciai annegare. Per non rinchiudermi nel labirinto dalle nove porte costruito da Dedalo per la Bestia Antropomorfa, simulacro della pazzia, costruii un nuovo tempio all’interno di me stessa: inventai la speranza di una vita pura in un mondo nuovo, fabbricato con vacua materia onirica. Non so se ciò mi ha salvata, ma, anche nella consapevolezza della sua artificiosità, quel paradiso è l’universo metafisico in cui il pensiero rifugge dal mondo. Mi ha preservato, sì, fino a quando non fossi pronta ad abbandonare la placenta, a vivere realmente a ad indagare la mia essenza senza ingannare me stessa. "

LaU, 2002.

"

Quando brillava il vespero vermiglio

e il cipresso pareva oro, oro fino,

la madre disse al piccoletto figlio:

"Così fatto è lassù tutto un giardino."

Il bimbo dorme e sogna i rami d'oro,


gli alberi d'oro, le foreste d'oro,

mentre il cipresso nella notte nera

scagliasi al vento, piange alla bufera."




"Fides, G. Pascoli, da Myricae".

bLoG Di

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