Le sfere gialle dei lampioni dietro i rami già spogli sfoltiti dal vento
la città già nuda oltre il buio della sera
e la sporcizia incollata sull'asfalato dagli scarti della pioggia
il mare trasformato in vago confine di nebbia
che sale fino alle cime delle colline
dove qualche faro lampeggia solitario
come luci di un presepe precoce
La radio è accesa e la strada fangosa
prende le sfumature di una sonata di schumann
l'odore di un altro settembre
di quando bambina ascoltavo
sdraiata sul letto dei miei genitori
i 5 soli canali della filodiffusione.
0 commenti:
Posta un commento