UnDeR the StarRy Sky

una finestra sospesa tra le nuvole e le stelle

affinità ELETTIVE

essì, tempo di voto. Non che mi interessi davvero della politica. A dire la verità ho un pessimo rapporto con l'informazione, vivendo senza tv e non comprando mai il giornale. Lo so, questo non è atteggiamento da cittadino modello.
Ma quando scocca il momento del voto, mi risintonizzo, seguo i dibattiti, leggo i giornali on line, riaccendo il mio interesse sociale.
Un diritto e un dovere, e mi diverto.
Questa volta però, devo ammettere, era quasi tentata di rinunciare.
Ho aperto lo scheda gialla delle amministrative e quella si è dispiegata come un'aquilone ... per poi scegliere tra 4 persone.
Ma alla fine ho espresso il mio voto, messa la mia inutilissima crocetta sul partito, e si vedrà. O meglio, si è visto, visto che il risultato è andato da tutt'altra parte e dopo 20 anni la provincia passa alla destra.
Voto nella mia vecchia scuola.
Ho preso l'auto - sì, per ben 500 metri ho preso la mia auto! - e sono tornata al liceo.
Ho porcheggiato sul pavimento di mattonelle rosse, sotto un castagno alto come un lampione, con le foglie che sfiorano il tettuccio dell'auto. Ho sorriso alle rose, bianche, rosse, gialle, rosa, che sono sempre state lì, a delimitare la zona del cortile dall'ingresso.

Ho lanciato uno sguardo al colonnato del nuovo ingresso, dove ho festeggiato la maturità, e sono risalita verso i seggi.
Ho rimesso piede sul marmetto dell'atrio, ho scorto le scalinate con le ringhiere blu, che mi accompagnavano ogni mattina all'aula - ultimo piano, ovviamente.
Sono rimasta così, sospesa tra il mondo di allora e quello di oggi, in equilibrio sulla correlazione degli eventi e sul filo del destino, se esistesse un destino.










Peccato per le liste dei partiti che rattrappivano il quadretto romantico & nostalgico ...

bLoG Di

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