UnDeR the StarRy Sky

una finestra sospesa tra le nuvole e le stelle

Sintonia Sinfonica Casuale

L'altro giorno in metro è salito un tipo andino. Carnagione scura, statura piccola, naso schiacciato.
Portava sulle spalle una chitarra, avvolta nella sua custodia.
Ho pensato: che bello però, che anche se arrivi in una terra straniera ti porti dietro i sogni in una custodia sulla spalla.
La verità è che era l'ennesimo suonatore abusivo nella metro.
Dopo poco ha preso la chitarra e ha cominciato a suonare, accompagnato da quel loro tipico zufolo, uno strumento semplice ma dal suono misterioso.
Suonava Sound of Silence. Ed era bravo. Cavolo, se era bravo!
Tutte le persone nella vettura si sono girate a guardarlo. E la musica si aggirava negli sguardi. Entusiasmava. Avremo voluto che non smettesse mai. E non smetteva. Passava da un brano all'altro e non si preoccupava di chiedere l'elemosina, anche se le fermate della metro scivolavano una dopo l'altra.
Si stava esibendo. Brillava.
Tutti quanti ci siamo messi le mani in tasca e abbiamo preparato una moneta. E non vedevamo l'ora che passasse per dargliela. Ci scambiavamo sguardi, e sorrisi, ognuno con la sua moneta stretta in mano. In attesa. E se anche non fosse passato, saremmo andati noi a portagliela. Perchè, per un istante, ci aveva fatto battere il cuore, tutti i cuori insieme.

bLoG Di

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