Qualche volta però mi diverto anche.
Il fine settimana si è rivelato delizioso.
Venerdì sono andata a vedere Baaria a un cinema vicino piazza Bologna.
Uno di quei vecchi cinema sotto le chiese con i divanetti di velluto stinto e una sola sala, dove paghi 3 euro e l'età media è 23 anni.
Baaria mi è piaciuto molto.
Sì, ok, ci sono parti un po' forzate e magari non sono chiari tutti i simbolismi, ma questo film è un immenso regalo che Tornatore fa all'Italia. Il racconto della generazione precedente alla nostra fatta attraverso una carrellata di personaggi che non sono altro che maschere sull'eterno palcoscenico dell'esistenza umana.
Ma non è un dono straordinario poter guardare l'infanzia dei nostri genitori?
Amo profondamente la scena iniziale del bambino che corre tra le strade di Baagheria e all'improvviso vola. Quel bambino sono io.
Sabato sono stata a cena a Frascati. Abbiamo festeggiato di nuovo il fratellone, rimpinzandoci a livelli davvero disumani. Esempio: antipasto misto dello chef, composto da
Piatto A : misto di salumi
Piatto B : misto frittura
Piatto C : bruschette e verdure alla griglia
Piatto D : Ricotta di capra caramellata
Piatto ... : Calzoni di prociutto e provola, fonduta di scamorza e tartufo, goulash, cuscus ...
il resto ometto perché stasera devo ancora cenare e non voglio sfottere troppo i miei succhi gastrici. Tanto per darvi un'idea, insomma.
Domenica uscita estemporanea per andare a vedere il concerto itinerante dei Ciao Rino, una tribute ban di rino gaetano che festeggiava i 10 anni di attività. Un gruppo fantastico che si è presentato con l'autobus 109 al piazzale Aldo Moro e ha cominciato a suonare le canzoni del grandissimo Rino a richiesta.
.... Meraviglioso.
Lunedì semplice giornata, conclusa chiacchierando fino all'una con un'amica che non sentivo da un pò.
Martedì, dopo le mie brave 4 ore di corso ( fortunatamente le altre due sono magicamente saltate) e un po' di tempo speso a migliorare le mie scarse competenze in ambito dell'astrofisica stellare, ho preso la metro fino a Barberini e ho corso come una matta per raggiungere la Feltrinelli di Largo Argentina.
Dovevo assolutamente afferrare l'occasione non solo per rivedere due carissime amiche ma anche per incontrare un uomo straordinario.
Stefano Benni se ne sta seduto al tavolino sotto la sezione letteratura, accerchiato da un gruppo esiguo di ragazzi. Si tiene la testa con la mano e solleva lo sguardo azzurro sotto le palpebre pesanti.
Strano che non ci sia una fila fuori dalla feltrinelli, che non ci sia da spintonare per arrivare solo a vederlo, lo scrittore, ancora più strano che la gente ciondoli per gli scaffali come un giorno qualunque. Sarà una bufala, mi dico.
Ma poi arrivo al reparto Poesia, ed eccolo lì, lo scrittore.
Sono timida e mi avvicino alle due persone lì accanto che conosco. Una stringe una copia di Pane e Tempesta ma quando mi vede me la mostra: è una copia con dedica e una stella disegnata da Benni per me, la Laura che le mie amiche gli hanno raccontato.
Una stella che sorride e scappa via.
A questo punto recupero un'edizione di Saltatempo. Sì, ce l'ho già, ma di quel libro sono perdutamente innamorata, come posso resistere all'idea di farmelo autografare?
Nel frattempo mi accorgo che davvero si sta lì a chiacchierare di cose banali, a ridere e scherzare con Stefano Benni. Siamo un piccolo gruppo di ragazzi allegri. Così quando arrivo con la mia copia di Saltatempo Benni mi guarda e nota che sono tutta colorata. Chiediamo un consulto a una ragazza architetto e io mostro gli scoiattoli sul mio vestitino amarena chic.
Neanche a dirlo, l'animale destinato a stare sul mio saltatempo per sempre è uno scoiattolo.
Avvolto nel suo piumino nero col cappello calcato sulla testa e i capelli bianchi che scivolano fuori, Benni si allontana tra le luci di largo argentina verso la fermata dell'autobus.
So she happens to be happy ...
Amiche vere, una corona e Roma.
1 commenti:
Una stella che sorride e scappa via.
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