Del tempo che ho non ho
memoria
un vasto deserto una brulla brughiera assolata
si spande
l’invincibile acciaio forgiato nelle operose officine di un divenire nostalgico
faccio di te
la mia patria il porto il prato
verde dal profumo distratto
dal suono assorto della tua voce
che chiama mi arrende
fresco brunire tra fronde accaldate
ho preso l’ancora nel porto segreto
dell’umidità cava
della tua bocca
per tornare
dalla frescura boscosa
di iridi increspate
da un riverbero
d’amore.
LaU 2004.
La PaTriA
Pubblicato da
Laura
giovedì 3 marzo 2011
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