Per rimanere nell'atmosfera inglese di quel tardo 1800, ecco un'altra dichiarazione d'amore, una delle poche nei romanzi della Austen in cui si sente la passione e il sentimento - forse perchè è nel romanzo più maturo, quello più vicino alla sua vicenda personale. Stavo riflettendo su quanto Jane Eyre sia simile alle eroine della Austen,le quali compensano spesso la scarsa ricchezza materiale con le doti umane. I 50 anni che separano queste due scrittrici sono sicuramente significativi, con le vicende turbolente che l'Europa sperimentava, ma c'è una continuità nella morale femminile che sorprende. Mi viene da sorridere, però, pensando a come la Austen avrebbe disprezzato i vezzi della Bronte, la tendenza della Natura a piegarsi all'immaginario,la necessità di accompagnare i moti dell'animo a quelli dell'universo intero. E ancor di più avrebbe deriso la necessità che in un castello diroccato vi fossero scale e accessi segreti, che celano ancora più orridi misteri! La Austen ha addirittura inviato una suo pupilla, una giovinetta senza troppa cultura e con la fresca bellezza delle contadine inglese, in una vecchia abbazia decadente, in cui le uniche tragiche vicende sono state quelle causate dalla sua fervida immaginazione.
Tornando alla dichiarazione, quella che voglio citare è tratta da Persuasione, il romanzo credo più completo, sensibile e delizioso della Austen.
Dopo 8 lunghi anni di separazione, due giovani che avevano sperimentato il profondo amore, la comunanza dei gusti, delle idee e l'affinità del carattere, si rincontrano. E ora che tutti gli ostacoli materiali sembrano essere superati c'è un ostacolo infinitamente più grande: il capitano Wenworth non riesce a perdonare Anne per averlo respinto quando le si era proposto, giovane, innamorato, e senza un soldo. Soprattutto non riesce ad accettare che la ragazza si sia fatta consigliare da tutti, fuorchè da lui, e abbia preferito la separazione a una sorte incerta, ma comune.
Dal canto suo Anne ha la certezza di aver agito per il meglio, dandogli la possibilità di conquistarsi la sua indipendenza. Ma è la sola consolazione a una vita di amarezze e umiliazioni in cui ogni speranza per il futuro viene accarezzata come mera illusione.
Eppure l'amore non tarderà a farsi riconoscere e a far cadere il velo di risentimento dallo sguardo dell'innamorato Cp WenWorth.
"Non posso più ascoltare in silenzio. Devo parlare usando i mezzi che ho a disposizione in questo momento. Lei strazia la mia anima. Provo a un tempo agonia e speranza. Non mi dica che è troppo tardi, che quei preziosi sentimenti cono per sempre svaniti. Mi offro nuovamente a lei col cuore che è suo ancor più di quando lo ha quasi spezzato otto anni fa. Non osi più dire che gli uomini dimenticano prima delle donne, che l'amore di un uomo muore più rapidamente. Ho amato solo lei. posso essere stato ingiusto, debole, schiavo di risentimenti, ma mai incostante. Penso soltanto a lei, per le sola faccio progetti per l'avvenire. Non se n'è accorta? E' possibile che non abbia compreso i miei desideri? Quasi non riesco a sceivere: ogni istante sento qualcosa che mi soggioga. Lei crede veramente che gli uomini possano provare vero amore ed essere costanti. mi creda, in me questi sentimenti sono i più fervidi, i più inctrollabili.
Devo andare, incerto del mio destino: ma tornerò qui. Una parola, uno sguardo saranno sufficienti per decidere se entrerò nella casa di suo padre stasera o mai più.
FW"
Eccone una trasposizione televisiva, opera, come sempre, della BBC.
Spesso mi chiedo quale sia la motivazione profonda per cui corro a leggere e rileggere i libri della Austen, che ormai posso citare a memoria, quale sia la carta vincente di un romanticismo così scettico, freddo e misurato, che riesce a nutrire l'immaginario.
Credo che la straordinaria capacità della Austen non sia tanto la creazione di storie d'amore non proprio ostacolate ma nemmeno agevoli, ma la misura della distanza tra i protagonisti.
Gli individui restano tali, ognuno con la propria espressione, con la propria realtà, mentre l'intreccio produce un'accorciamento della distanza non fisica ma sentimentale, creando un'intimità tanto più emozionante.
E c'è molto da imparare da questa dolce, profonda, rispettosa intimità ...molto che faccia sognare :D
ulteriori romanticismi
Pubblicato da
Laura
giovedì 30 luglio 2009
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