di tutto. un po'
Il blog giace un po' in disparte, mite osservatore nell'angolo della coscienza.
Troppe cose troppo importanti, in questo periodo.
Il mio conto alla rovescia scandisce gli esami.
Il mio tempo libero dedicato al linguaggio di programmazione di turno.
Ma non mancano momenti felici, festeggiamenti, incontri.
In questa pausa di un mese tante ricorrenze, il mio compleanno, il primo anno insieme, la pasqua, la festa della libertà...
E così mi sono ritagliata un weekend di spensieratezza, e sono andata a un'ora di auto da casa, nel paradiso.
Perchè il cilento è sempre nel mio cuore, con le sue colline brulle di terra gialla, le vette spigolose, i campi pettinati, la natura selvaggia, il mare senza confronto.
Siamo andati a Punta Licosa, subito dopo Maria di Castellabate, città ormai famosa per via di Benvenuti al sud.
C'ero già stata, ma ad agosto e sempre via mare.
Non sapevo che dietro il piccolo capo vi fosse un'insenatura, una baia spaziosa, regno incontrastato di pini marittimi e posidonia.
Una giornata meravigliosa profumata di mare, di pino, di maggese, di latte di bufala... di quell'eternità che esiste solo nella verità.
Ma pian piano si torna ai doveri, alle trasformate di fourier, ai cataloghi stellari.
Con più entusiasmo e fiducia di prima :)
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Terremoto.
E' la stagione in cui sbocciano i ciliegi in Giappone, la stagione più pura e sacra, che timidamente si spande su un Paese devastato dalla catastrofe.
Non voglio fare cronaca o speculazione, ma testimoniare la mia profonda solidarietà, ricordando lo splendore e la bellezza del Giappone. Un messaggio di speranza.
Etichette: Giappone
ciNemAmAnDo
una volta tanto si parla di film. Niente cinema dell'est, ma la quintessenza dell'occidente. Gli oscar.
Ho visto il Discorso del Re con vero piacere, un film scorrevole, emozionante, con un Colin Firth d'eccezione, per una volta una storia raccontata bene, anche se, devo dire, non mancano i punti morti, rindondanti e un po' inutili.
Decisamente un film da oscar.
Tra l'altro credo che l'accademy abbia una vera passione per tutti quegli attori che si preparano mesi e mesi sulla dizione...non è per lo stesso motivo che Gwineth Paltrow vinse l'oscar in shaekespere in love?
Bè, ma in fondo, cosa altro si deve premiare in un attore se non la passione, la dedizione e il lavoro duro?
D'altra parte è bello che un uomo irreprensibile come Colin Firth alzi la statuetta davanti alle telecamere di tutt'america... ma perchè fare polemica? Il cinema è quello che conta e il Discorso del Re è un bel film.
Passiamo oltre.
Del cigno nero tutti ne parlano. E questo è già un successo strepitoso per un film.
Sono andata a sedermi piena di aspettativa.
E l'inizio non ti delude.
Regia a dir poco sublime, Nataliè paradisiaca.
Un film ragionato nel dettaglio, orchestrato con arte.
Peccato però che qui e lì si lasci andare a tautologie, risulti pretenzioso e voglia impartire una morale senza preoccuparsi di risultare incorente, spigoloso.
E' un film che si basa su una sola idea e di quella idea fa mille ripetizioni, senza aggiungere nulla di nuovo.
Ma, in fondo, c'è creatività, arte, passione. Sono contenta di averlo visto.
Mi mancano gli altri nominati, specialmente The Fighter e il Grinta. Ma di certo non vedrò 127 ore.
Ho visto invece Amore e Altri Rimedi, l'ultima fatica della presentatrice degli oscar 2011.
qualcosa decisamente mi sfugge. Come già in Amore a mille miglia e altre commediucce del genere sembra che hollywood non sappia fare altro che riciclare sempre lo stesso copione da sex and the city, con una storia carnare che poi all'improvviso diventa una storia d'amore. Guarda caso.
Sono film orrendi, davvero, orrendi. A proposito di Sex And The City, cosa dire dei contro oscar? Li hanno appioppati tutti al secondo film, peggior film, peggiori attrici, ed è stata una goduria per me sentire che in fondo non sono l'unica a trovare quelle donne brutte, vecchie, volgari e lontane miliardi di anni luce dal mondo reale....
Per fortuna ogni tanto capitano cose come Come lo sai, con la deliziosa Reese Witherspoon, straordinaria, e capisci che non sei l'unica persona sana rimasta sul pianeta.
Il romanticismo non è l'unica cosa nella vita e non deve essere l'unica prospettiva.
Ma se manca quello, che valore ha tutto il resto?