Dei tuoi giorni d’infanzia
solo il muro rimane
oltre un cielo senza ritorno
che riempie d’erba e di crepe
i sassi.
Quale sogno rincorro cercando
nei tuoi occhi l’ombra dei boschi,
il sale della pesca sotto le lanterne
nell’alba grigia d’estate
sulla pelle?
Terra sotto i calcagni
nelle tue corse di ragazza
dai capelli corti
e i pochi giocattoli fatti di legno
nascosti tra le onde del grano.
Appartiene anche a me quel giorno
quel sole schiuso sul tuo sorriso bambino
l’attesa di germoglio
che già mi preparava.
LaU, 2009
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