Ma se il poeta è Alfonso Gatto, i musicisti sono Aldo Vigorito al contrabasso e Stefano Giuliano al sax, e sullo sfondo appaiono e scompaiono come illusioni i videodisegni fatti da due bravissimi ragazzi nell'angolo nascosto del chiostro, le serata si trasforma in un sogno, in un viaggio, in una trasfigurazione d'eterno.
Con il segno autentico della poesia, ogni parola - nelle piccole deliziose favole per bambini de Il Vaporetto - era precisa e netta, monda e perfetta, e cadeva, dalle profondità fantastiche del sogno, sull'anima tremula, come brina a vivificare la notte.
Non posso ridire quel barlume, quel lampo di veggenza, quella profondità ignota che le parole, la musica, le immagini in movimento hanno creato ieri, ma ricordo che avevo gli occhi umidi e il cuore ebbro.
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