UnDeR the StarRy Sky

una finestra sospesa tra le nuvole e le stelle

un attimo di respiro

Eccomi qui, a casa.
Le città di mare d'estate sono diverse.

Diverse dalle altre, diverse dal loro volto invernale.
L'aria è densa del profumo degli oleandri, il rumore delle onde si adagia piano  tra i rumori di fondo.
Le persone hanno un'aria diversa. Sembrano in vacanza.

Le città di mare d'estate sono villeggiature dove la gente ancora lavora.
Tutti gli orari sono capovolti, si preferisce la sera alla mattina.
Ed è più facile trovare un negozio aperto alle 9 di sera che alle 10 del mattino.
Se manchi da un po' di senti quasi fuori luogo con la pelle bianca che non ha visto un raggio di sole e gli occhi asciutti di mare.

La luce abbagliante rende nitidi i contorni e sfocate le persone.
I colori brillano come per effetto di una saturazione fotografica.
Le palme verdi, i pini, le campanule.

E sullo sfondo il mare. Agitato come in questi giorni, che a tratti sembra vetro di bottiglia, a tratti è blu cobalto come i topazi, striato di spuma come uno strascico da sposa.

La mia città di mare. D'estate.






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